Taormina. Dopo appena 5 mesi dall’infortunio con la maglia del Volley Letojanni di Serie C maschile, torna in campo il taorminese Luigi Monaco, che aveva riportato la rottura improvvisa del tendine di Achille. Grazie alla maestria e alla raffinatissima tecnica chirurgica, il dott. Filippo Cardillo ha reso possibile questo “miracolo”. Il noto medico si cimenta con i più grandi ortopedici al mondo per le sue tecniche pionieristiche e risolutivamente vincenti. Luigi Monaco, dopo rottura del tendine, aveva avuto momenti di sconforto, non si rassegnava a chi gli diceva carriera finita. Lui voleva una risposta di ripartenza, una risposta per poter tornare presto in quel campo di volley e in tempo record questo miracolo grazie al dott. Filippo Cardillo è avvenuto. Il tendine di Achille sopporta fino a una tonnellata di carico più o meno dodici volte il peso di una comune persona. È elastico, deformabile, ma quando esageriamo si rompe esattamente come una benda elastica e si strappa soprattutto per degenerazione e logoramento, quindi, sensibile allo stress di mille e mille gesti ripetuti nel tempo. Come i grandi dello sport mondiale vedi Beckham nel 2010, famosi i tendini d’Achille rotti di Yuri Chechi, Andrew Howe e ultimamente Zanetti, Luigi Monaco ha condiviso con loro le sofferenze la frustrazione di una carriera finita. I grandi dello sport avevano uno staff tutto personale per il recupero funzionale, Luigi Monaco solo la speranza di ricominciare. L’incontro con il dott. Filippo Cardillo ha sancito l’inizio della fine delle sue sofferenze, l’inizio della speranza di iniziare quello sport tanto amato senza andare a trovare il professionista fuori dalla nostra amata Sicilia ma qui, seguendo il dott. Cardillo negli studi sparsi della Sicilia: S. Teresa di Riva, Reggio Calabria, Catania, Messina e Caltanissetta. L’ impresa non era facile anche perché uno studio afferma che i pazienti esaminati in un quinquennio,ovvero il 32% dei giocatori di football americano che si sono rotti il tendine d’Achille, non è più tornato al professionismo e quelli che ce l’hanno fatta si sono dovuti adattare: avevano perduto il 50% della funzionalità. Ebbene, Luigi Monaco, come i grandi dello sport, ha sì avuto in comune la patologia ma ha anche una vittoria su di loro, in appena 5 mesi è ritornato a giocare a volley grazie anche alla professionalità del dott. Cardillo.